“E’ un libro di storie, di persone, di fatti, di creatività originale, che ci parlano di incontri, di fatiche, di diffidenze, di gioie, di soddisfazioni, di riconciliazione, di fuoco e di passione”.
dalla prefazione di Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna |
Quattromila ragazzi, una cinquantina di sedi in tutta Italia e un giro di ottocento volontari: questo è “in numeri” Portofranco, una realtà semplice e grande insieme.
Siamo nati a Milano nel 2000 da un’intuizione di don Giorgio Pontiggia, amico di don Giussani e a lungo rettore di una grande scuola milanese, e da oltre 20 anni aiutiamo a studiare i ragazzi delle superiori, offrendo lezioni “uno a uno”, completamente gratuite.
Tanti dei nostri ragazzi – circa un terzo – sono immigrati o italiani di seconda generazione: cinesi e sudamericani, mediorientali e africani, musulmani e ortodossi. Lavorano insieme, si incontrano, molto spesso diventano amici. E soprattutto trovano adulti disponibili ad accoglierli e seguirli, uno per uno.
Oltre a essere un’esperienza educativa straordinaria e una risposta concreta a problemi come il recupero scolastico e la lotta alla dispersione, Portofranco è una finestra spalancata su temi cruciali – inclusione, dialogo tra generazioni, futuro – e sulle domande di senso ultimo: di questo e non solo parla il libro “Fuochi accesi”, scritto per San Paolo da Davide Perillo, che ha conosciuto e raccontato le storie, i ritratti di ragazzi e volontari che in questo libro.