Giovedì 21 marzo si è concluso il percorso “Verso la maturità” rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori. Ai tre incontri, svolti presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia, hanno partecipato oltre 100 studenti e una ventina di insegnanti.
Il percorso è iniziato il 23 febbraio con un incontro tenuto dal prof. Leoni di Milano sulla Questione Palestinese, tema caldo per tutto ciò che sta accadendo in Medioriente. La lezione ha avuto un taglio eminentemente storico con l’obiettivo di comprendere come si è potuti arrivare ad una situazione attuale. Partendo dalla politica del “sigaro e righello” del 1916 che ha tracciato i futuri confini del Medio Oriente e in particolare dello stato di Israele, passando per risoluzione Onu del 1947 il prof. Leoni ha tracciato le linee essenziali della storia che hanno scandito il rapporto, sempre conflittuale tra le lo Stato Ebraico e i palestinesi.
La lezione si è conclusa con la domanda che tutti si pongono: due popoli, due stati: è possibile? È possibile arrivare alla convivenza pacifica tra i due popoli?
A questo riguardo, rispondendo alle numerose domande della platea, il relatore ha riportato gli interessanti interventi del Card. Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, che indica tre strade che possono condurre alla pace: Verità, Giustizia e Perdono.
Il secondo incontro del percorso si è tenuto il 14 marzo ed ha affrontato il tema attualissimo della “Intelligenza artificiale e dell’interazione uomo-macchina”. Il prof. Pierluigi Graziani dell’Università di Urbino non ha svolto una lezione accademica ma, attraverso un “Gioco” ha voluto far riflettere i ragazzi sulle reazioni che ognuno di noi ha difronte alla sempre maggiore presenza delle “macchine intelligenti” nella nostra vita. Facendo scorrere oltre 50 immagini di robot ha chiesto ai presenti di scrivere la reazioni che provavano e analizzando le risposte ha fatto notare come la sensazione di familiarità e di piacevolezza generata da robot e automi antropomorfi aumenta al crescere della loro somiglianza con la figura umana, fino ad un punto in cui l’estremo realismo rappresentativo produce però un brusco calo delle reazioni emotive positive, destando sensazioni spiacevoli come repulsione e inquietudine paragonabili al perturbamento.
L’esperimento, ha concluso il prof Graziani mostra come spesso la conoscenza è influenzata dallo stato d’animo che l’oggetto provoca e che non po’ essere evitato ma che, caso mai, va utilizzato per approfondire la conoscenza e il rapporto con le nuove tecnologie.
Il terzo incontro del 21 marzo, è stato tenuto dal Prof. Roberto Contu, dal titolo “Incanto senza pace. Un racconto di Pier Paolo Pasolini” è stato un viaggio che, attraverso il percorso umano e artistico di Pier Paolo Pasolini, ha messo in evidenza i cambiamenti sociali e culturali che hanno caratterizzato la prima metà del secolo scorso.
Il professore ha così messo in evidenza il contributo di uno degli autori più emblematici e controversi della storia, non solo letteraria, del nostro paese, attraverso alcune chiavi di lettura come la mutazione antropologica, l’omologazione, i nuovi media e la dualità sviluppo/progresso, tutti temi che Paolini ha messo in evidenza nella sua grande produzione di artista e intellettuale.