I ragazzi del PCTO, così li chiamiamo. Sono una decina di studenti del triennio dei due licei scientifici di Perugia che quest’anno hanno svolto alcune ore del loro Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento presso il nostro Centro di Aiuto allo Studio, aiutando nello studio pomeridiano i loro “colleghi” più giovani
Fin dall’inizio ci ha colpito la disponibilità e la serietà con cui si impegnavano nel sostenere gli studenti del biennio, cercando di arrivare sempre preparati per affrontare al meglio l’argomento che dovevano “insegnare”.
Alla fine di aprile li abbiamo invitati a raccontarci la loro esperienza a Portofranco. Ci hanno sorpreso con i loro racconti e ancora di più quando alcuni di loro ci hanno dato la loro disponibilità a continuare, come volontari, dopo aver terminato le ore svolte per Convenzione.
Ecco alcun dei loro racconti.
“L’esperienza come giovanissima “insegnante” presso l’associazione “Portofranco” è stata per me estremamente preziosa. Aiutando i miei coetanei ho potuto imparare molto anche io: oltre a ricevere tantissima soddisfazione, ho conosciuto persone volenterose e pronte a darsi da fare per migliorarsi crescendo di giorno in giorno. Allo stesso modo, anche io posso dire di essere cresciuta grazie a questa esperienza e di essere grata per tutto ciò che mi ha dato Portofranco”. Giulia
“Questo quarto anno di liceo è stato per me l’anno del “carpe diem”, ho cercato di fare più esperienze possibili per non darmi mai il tempo di fermarmi. Forse anche per questo, quando il prof Marini ci ha proposto questo progetto come PCTO, ho deciso di accettare nonostante non avessi bisogno di ulteriori ore. Che altro dire se non che questo PCTO si è rivelato probabilmente uno dei più orientativi che abbia svolto (e oramai di PCTO ne ho portati a termine diversi). Fin da subito sono entrata in contatto con tanti ragazzi volenterosi e pronti ad imparare che desideravano migliorare non per una qualche imposizione fatta da genitori o parenti ma per loro iniziativa. Questi mesi mi hanno fatto vedere altre mille sfaccettature diverse della scuola che non conoscevo affatto, dei modi completamente diversi di pensare, ragionare e approcciarsi allo studio. Poi certo, sono anche serviti a farmi mettere, per qualche ora, dall’altra parte della cattedra e a quel punto sì che cambiano le prospettive. Insomma, l’esperienza a Portofranco è stata forse una delle più produttive di tutti i quattro anni di liceo che ho già completato e sono stata ben contenta di proseguirla anche dopo la fine delle venti ore stabilite, avendo trovato un ambiente accogliente e confortante”. Francesca
“La mia esperienza a Portofranco risulta molto positiva. Inizialmente è stata molto una sfida verso me stesso poiché non avevo mai fatto nulla di simile e non sapevo se sarei stato in grado di farlo, ma già dalla prima lezione mi sono trovato bene e sentito a mio agio. La libertà con cui posso scegliere quando fare lezione è molto importante per conciliare insieme tutti gli impegni. Sono rimasto sorpreso dalla voglia con cui i ragazzi che vengono, affrontano gli argomenti ed i problemi che hanno, forse dettata anche dal fatto che anche loro hanno molta libertà nello scegliere se venire e non sono spinti da persone esterne. Poter aiutare qualcuno è sempre molto gratificante e la gratuità di questo progetto ha molti aspetti positivi che si riversano soprattutto nei ragazzi”. Francesco
“L’esperienza a Portofranco è stata senza dubbio positiva e sono felice di poter dire che porterò via con me soddisfazioni e lezioni importanti. Soddisfazioni perché rendersi conto di aver aiutato una persona e ottenere un riscontro da parte di questa è molto gratificante; lezioni invece perché, pur essendo io “l’insegnante”, il confronto fra persone è sempre un arricchimento per entrambe le parti: ho avuto la possibilità di mettermi nei panni dei miei professori e per alcuni versi anche di capirli e giustificarli per alcuni comportamenti che prima non comprendevo, inoltre mi ha messo di fronte ad alcune problematiche per le quali ho dovuto cercare una soluzione, per cui posso dire che l’esperienza è stata molto utile e istruttiva”. Arianna